HATEISM

Dentro “Hateism” immortalo flussi emotivi e dialoghi interiori che spaziano tra il mondo fisico e quello digitale, attraverso diverse tecniche espressive, con l’intento di toccare i lati più fragili del subconscio, quei lati nascosti dagli occhi delle persone, che accompagnano l’esistenza dell’essere umano senza mai tramontare, estranei al tempo che scorre inesorabile.

Le mie opere racchiudono un percorso crossmediale, dove la ricerca e la sperimentazione si intrecciano con la mia storia personale. Lavorando con acquerelli e frammenti di architettura digitale, creo un linguaggio espressivo minimale, geometrico e informale, che riflette la complessità delle emozioni umane e il loro dialogo costante tra caos e ordine.

Nel mio processo creativo sperimento nuove tecnologie produttive e materiali alla ricerca dell’esaltazione delle texture e delle profondità cromatiche che caratterizzano le mie opere.

Within Hateism, I capture emotional flows and internal dialogues that span between the physical and digital worlds, using various expressive techniques with the intent of touching the most fragile aspects of the subconscious—those hidden from view yet ever-present, accompanying human existence and defying the relentless passage of time.

My works embody a cross-media journey where research and experimentation intertwine with my personal story. By working with watercolors and fragments of digital architecture, I create a minimal, geometric, and informal expressive language that reflects the complexity of human emotions and their constant dialogue between chaos and order.

In my creative process, I experiment with new production technologies and materials to enhance the textures and chromatic depths that characterize my works.